Italia, cosa ci dicono i dati sulla cyber security

Quando si parla di trasformazione digitale, è impossibile non parlare di cyber sicurezza. Il tema della sicurezza online è sempre più centrale nelle ricerche del mercato e nelle preoccupazioni di genitori ed insegnanti. Gli attacchi di hacker in Italia sono in continua crescita. Istituzioni, cittadini privati ed imprese: nessuno ne è immune. Dai più piccoli ai più grandi, i rischi del Web sono sempre in agguato.
I dati del report “Threatland” di Security Operation Center (SOC) e dal Team di Cyber Threat Intelligence di Swascan confermano queste tendenze preoccupanti. Il crimine digitale più in crescita in Italia è quello del ransomware, cioè il furto di informazioni personali per poi chiedere un ricatto. Aumentato di quasi il 35% in soli pochi mesi, questo fenomeno riguarda soprattutto le aziende. Infatti, l’80% delle vittime di ransomware italiane sono le piccole e medie imprese (Pmi).
Un altra minaccia da non sottovalutare in Italia è quella del phishing, con ben 160mila attacchi nel secondo trimestre del 2023 per ottenere dati sensibili attraverso link ed allegati email malevoli. Con oltre 189mila dispositivi compromessi in Italia, le credenziali rubate ai cittadini (come quelle per l’accesso alla banca online) hanno un valore inestimabile nei mercati digitali dedicati a questi furti. Insomma, il mondo di Internet offre molte possibilità ed altrettante minacce. L’Italia è il quinto paese al mondo per furto di account email mentre la Direzione Investigative Antimafia avverte dei pericoli del metaverso.
“La convergenza tra diverse tipologie di minacce è una dimostrazione della complessità e dell’adattabilità del panorama degli attacchi,” ha detto Pierguido Iezzi, Cyber Security Director e Ceo di Swascan, “questa tendenza sottolinea l’urgenza di adottare strategie di difesa avanzate.”
Per questo, l’associazione Assintel ha chiesto contributi al governo per migliorare la sicurezza digitale delle Pmi. In più, ha lanciato la piattaforma Cyber Threat Infosharing per dare informazioni alle aziende italiane, anche in tempo reale, su come gestire gli attacchi e come evitarli completamente. Poi l’appello della Presidente di Assintel Confcommercio, Paola Generali al governo. Un appello che chiede supporto per le imprese italiane, con contributi per la formazione, la consulenza ed i software.
L’industria della cyber sicurezza è in continuo cambiamento, così come lo sono le iniziative degli hacker. Molte industrie combinano la modernità con la comodità della tradizione. Come quella meccanica e del fai da te, che usa i set chiavi a bussola per bulloni ed avvitamenti, uniti a strumenti tech come i laser o i robot. Purtroppo, il settore del cybercrime è diverso perchè tutto avviene nel mondo digitale.
Una delle armi a disposizione degli utenti è quella di rimanere sempre aggiornati sulle novità. Ad esempio, gli italiani amano guardare video online e YouTube è uno dei social media preferiti. Però, c’è una nuova truffa su YouTube e si chiama “stream jacking.” Come funziona? L’hacker crea un canale video falso, imitando un canale vero e famoso. Oppure prende il controllo del canale vero, inserendo link dannosi o virus. In questo modo. Basta un clic sul contenuto sbagliato e si potrebbe finire in trappola.