Come mettere in guardia i nostri figli dai pericoli della rete
Quando un hacker tenta un attacco mirato ad un personaggio famoso o ad un manager di una nota azienda lo fa, il più delle volte, cercando di sfondare le porte dove l’attenzione è più fragile: attraverso i figli della vittima dell’attacco hacker.
I nostri figli sono nativi digitali, tecnologicamente parlando sono avanti anni luce rispetto a quando noi eravamo bambini.
Manca però un’educazione digitale appropriata per rendere i bambini e i ragazzi dei navigatori consapevoli e informati.
Perché come nella vita reale anche in rete bisogna avere la giusta condotta per evitare brutte e spiacevoli situazioni: dal cyber bullismo alla pedofilia online, dalle truffe ai tentativi di phishing. E’ bene mettere sin da subito in guardia i nostri figli dai pericoli della rete.
Di recente i papà blogger di Superpapà hanno sollevato la questione sul giusto approccio pedagogico per condurre i bambini alla scoperta di Internet in piena sicurezza. Ne emerge che i genitori moderni si trovano spiazzati in questa nuova sfida e necessitano anche loro di un supporto.
Esistono programmi internazionali di sostegno e di supporto per le famiglie come Internet Safety 101, i dati di una recente ricerca non sono per niente rassicuranti:
Il 40% dei bambini di età compresa tra 4 e 8 anni ha riferito di essere in contatto o chattato online con uno sconosciuto. Di quel 40%:
– Il 53% ha rivelato il proprio numero di telefono a uno sconosciuto
– Il 21 per cento ha parlato al telefono con uno sconosciuto
– Il 15 per cento ha cercato di incontrare uno sconosciuto
– L’11% ha incontrato uno sconosciuto a casa propria, a casa dello sconosciuto, in un parco, in un centro commerciale o in un ristorante
– Il 30 percento ha mandato un messaggio a uno sconosciuto dal proprio telefono
– Il 6% ha rivelato il proprio indirizzo di casa a uno sconosciuto
Protezione dei dati sensibili
La protezione dei dati sensibili e della privacy sono, oggi come oggi, delle priorità che non dobbiamo sottovalutare.
Innanzitutto dobbiamo metterli in guardia dal pubblicare informazioni private in rete: sono le prime informazioni che vengono trafugate e manipolate dagli esterni.
Sarà indispensabile far capire ai bambini che i post, le date e gli indirizzi pubblicati online sono visibili a tutti, anche a persone malintenzionate per tanto bisognerà salvaguardare la nostra privacy.
Phishing
Phishing è un termine utilizzato dagli addetti per definire quelle e-mail ingannevoli che tentano di indurre l’utente a fare clic su collegamenti o allegati nocivi.
Purtroppo queste e-mail truffaldine si fanno sempre più sofisticate e sono in tutto e per tutto simili a quelle provenienti da utenti o aziende reali.
Truffe online
In passato siamo stati invasi da mail di fantomatiche lotterie che offrivano milioni di dollari come se piovessero, talmente assurde che qualcuno ci è cascato cliccando sul link e fornendo i dati della carta di credito.
Figuratevi i bambini come possono essere facili prede di malintenzionati ee truffatori che in cambio di informazioni riservate possono promettere giochi online, features speciali in giochi popolari, cellulari costosi e sneakers firmate.
Essere consapevoli del fatto che se un’offerta sembra essere troppo allettante per essere vera, probabilmente non lo è: la diffidenza dai premi troppo facili rappresenta il miglior modo per difendersi dalla truffe, e questo vale sia per grandi che piccini. È dunque importante insegnare ai propri figli a diffidare da offerte che promettono tanto e a costo zero.
E’ altrettanto vero che per una efficace educazione digitale dei figli è necessario mantenere una comunicazione attiva e bidirezionale con loro in modo da sentirsi liberi di confidarci qualsiasi cosa.