Cos’è un file DDD e cosa contiene
L’estensione .ddd è utilizzata in ambiti molto diversi fra loro.
Il formato nasce come formato di modellazione 3D (da cui le tre “d” nel nome), ma si è rapidamente diffuso in altri contesti, dal disegno di diagrammi ai tachigrafi digitali.
Oggi parleremo proprio di come aprire i file DDD ed eseguire lo scarico dati del tachigrafo digitale. Scopriremo quindi cosa viene registrato su questi file, come scaricarli e come poterli analizzare al meglio.
Cos’è un file DDD?
I file DDD, nell’ambito dei trasporti, indicano i file di dati ESM criptati provenienti da un cronotachigrafo digitale. La sigla ESM significa External Storage Media e si riferisce proprio ai dispositivi di memoria usati per registrare l’attività dei conducenti o di un veicolo.
I dati di un tachigrafo sono tutti crittografati in forma RSA-1024 e, per essere aperti, necessitano di un programma speciale che li decodifichi.
All’interno di un file DDD sono custoditi i seguenti dati:
- Data e targa del veicolo;
- Numero di conducenti presenti a bordo;
- Numero di inserimenti giornalieri delle carte conducente;
- Velocità del veicolo durante tutta la sua attività;
- Distanza percorsa in ogni sessione, registrata grazie al contachilometri;
- Attività del conducente: tempi di guida, di riposo, disponibilità ed eventuali interruzioni;
- Eventi irregolari come guida senza Carta Conducente e superamento della velocità massima;
- Dettagli sulla calibrazione del tachigrafo digitale;
- Data e ora di eventuali modifiche ai dati.
I file DDD sono generati quotidianamente ed è necessario scaricarli dal tachigrafo periodicamente per poterli analizzare ed evitare possibili sanzioni. Proprio per la sensibilità di questi dati, è diventato necessario proteggerli tramite la crittografia, in modo tale che siano leggibili solo da chi deve poterlo fare.
Come scaricare i dati dal tachigrafo digitale?
I file DDD sono creati dal tachigrafo a bordo quotidianamente. Per legge, ogni 28 giorni questi file vanno scaricati e archiviati nei PC aziendali o presso server di terzi autorizzati.
Lo scarico dei dati può avvenire in tre modi:
- In presenza: grazie a delle chiavette, l’addetto dell’azienda deve visitare ogni veicolo per scaricare i dati manualmente. Sarà poi necessario riportarli in sede per trasferirli sui dispositivi aziendali;
- Tramite un terminale utilizzato dai conducenti. In questo caso si rimanda a loro la responsabilità dello scarico periodico grazie a un terminale in cui devono inserire la loro Carta Conducente. L’operazione è automatica e richiede solo qualche secondo;
- Da remoto: grazie a una box che comunica con tutti i tachigrafi dell’azienda sulla rete 3G/4G. In questo caso il download è automatico e continuo e sono necessarie delle SIM per permetterlo.
Si consiglia il primo metodo a flotte molto piccole, data la necessità di visitare ogni singolo mezzo per eseguire lo scarico. Il terminale per i conducenti e lo scarico da remoto, invece, sono adatti a tutti i tipi di flotta e sono consigliati per quelle di dimensione media e grande.
Una volta scaricati i dati da un tachigrafo digitale, essi vanno fatti convogliare sul PC aziendale per poterli leggere, analizzare e archiviare definitivamente.
Come aprire un file DDD?
Solitamente, i file DDD vengono aperti grazie a software a pagamento forniti dal produttore dei tachigrafi installati sulla propria flotta. Se la propria offerta non include questo servizio, ci si può rivolgere ad altri enti che lo forniscono. Non è necessario che il produttore dei tachigrafi sia anche il fornitore del software necessario a decodificare i file DDD.
Poter aprire i file DDD è fondamentale perché le aziende di trasporti non solo devono conservarne i dati, ma sono anche tenute per legge ad analizzarli e a creare dei report periodici sull’attività dei conducenti.
Ogni 90 giorni, infatti, devono produrre un documento sulla base dei file DDD in cui si specificano eventuali infrazioni compiute dai guidatori.
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