I corsi di formazione per diventare fisioterapista
Il fisioterapista è un operatore sanitario che, a seguito di un corso di formazione in fisioterapia, è abilitato all’esercizio della professione. Il corso per fisioterapista è un percorso che unisce teoria e pratica e si sviluppa all’interno della facoltà di Medicina e Chirurgia, dura tre anni ed è a numero chiuso: bisogna quindi passare un test d’ingresso per potervi accedere. Segue l’iscrizione all’albo e la possibilità di proseguire la formazione con percorsi di specializzazione e master al fine di approfondire rami del settore. Vediamo nello specifico le caratteristica di un corso di formazione per fisioterapisti e le peculiarità della figura professionale.
Il percorso formativo: durata, conoscenze e competenze
La formazione di un fisioterapista si compone di un corso di formazione in fisioterapia della durata di 3 anni; nel nostro paese il titolo di operatore sanitario che interviene in ambito di cura, prevenzione e riabilitazione, è relativamente giovane, la riconoscibilità del titolo risale a 52 anni fa; il titolo di studio è di fondamentale importanza per raggiungere conoscenze teoriche, nozioni scientifiche di base e competenze pratiche; il corso, infatti, fin dal primo anno, unisce la conoscenza di materie quali biologia, anatomia e psicologia generale, allo svolgimento di tirocini da svolgersi anche in ambito clinico. Le parole che comprendono l’ampio significato del termine fisioterapia sono quelle sopra citate, le quali concorrono a dare una completa definizione degli ambiti di intervento del fisioterapista.
La più nota è la riabilitazione, ovvero l’intervento del professionista a seguito di eventi traumatici quali incidenti ma anche operazioni chirurgiche in ambito musco-scheletrico; altra accezione è la prevenzione, che vede l’intervento dell’operatore prima che il problema diventi tale; terzo significato è la cura, forse il più profondo e organico dei tre, poiché con cura si intende la realizzazione di un percorso che intervenga su un processo già in atto e abbia come obiettivo la risoluzione di un problema. A tal proposito va considerato che, durante il corso per fisioterapista, non vengono trasmesse solo nozioni in ambito musco-scheletrico, ma anche in campo cardiovascolare, neurologico e viscerale: i tre completano professionalmente e umanamente il professionista.
Gli sbocchi lavorativi del corso per fisioterapisti
A seguito del conseguimento del titolo di studio, ovvero il diploma di laurea triennale, il fisioterapista può operare in autonomia o in gruppo, a domicilio o in contesti ospedalieri e centri di riabilitazione; può optare per la docenza o la consulenza. Qualora si ambisse a posizionarsi in un settore ben definito, i laureati in un corso di formazione per fisioterapisti, possono proseguire con una formazione specifica nel campo della riabilitazione motoria funzionale e della rieducazione posturale; la seconda è molto richiesta soprattutto negli ultimi anni, visto lo stile di vita e le abitudini posturali di bambini e adolescenti.
Le garanzie di un corso di formazione regolamentare
Il solo pezzo di carta non dà la certezza di aver conseguito un titolo capace di dare tutte le garanzie necessarie ad un esercizio che sia privo di rischi per sè e per i propri o futuri pazienti. Per prima cosa il corso di formazione in fisioterapia deve essere organizzato da un’Università italiana o, se si tratta di università straniere, devono essere necessariamente riconosciute dal MIUR (Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca); al secondo punto troviamo l’obbligatorietà, a seguito dell’ottenimento del titolo, di essere iscritto all’albo dei fisioterapisti A.I.F.I (Associazione Italiana di Fisioterapia) inserito a sua volta nell’albo dei tecnici radiologi TSRM (Tecnici Sanitari di Radiologia Medica); al terzo e quarto punto troviamo aspetti burocratici e fiscali: è necessario esibire sempre o su richiesta il proprio titolo di studio e rilasciare la fattura fiscale in caso di operatività come libero professionista.