Autenticazione multifattore: i motivi per cui utilizzarla

Ancora oggi, tra le password che gli utenti scelgono con maggiore frequenza, anche in ambito professionale, figurano date di nascita, cognomi e combinazioni numeriche come 123456. In aggiunta a tutto questo, buona parte degli utenti adotta la stessa password per servizi differenti e, come se non bastasse, suole condividere quelli che sono a tutti gli effetti dati sensibili. L’autenticazione multifattore, a tal proposito, ha il merito di salvaguardare la sicurezza individuale e di un’organizzazione aziendale, a fronte di attacchi di phishing. Questi ultimi notoriamente causano danni di una certa entità, qualora vanno a segno.
Quali sono i motivi per cui è il caso di puntare sull’autenticazione multifattore?
Di motivi per puntare sull’autenticazione multifattore ce ne sono a vari. Ecco in rapida carrellata quelli più importanti.
1. Maggiore livello generale di sicurezza
La sicurezza dei dati sensibili è fondamentale. A livello individuale contengono informazioni importantissime così come a livello aziendale, dove rappresentano un vero e proprio patrimonio da custodire gelosamente. Con un attacco di natura brute force, i malintenzionati potrebbero impossessarsi delle password degli utenti. Se ciò avvenisse, l’autenticazione multifattore bloccherebbe l’accesso di chi ha fini malevoli, in quanto le verifiche seguenti non verrebbero superate.
2. Semplicità di utilizzo
Con l’autenticazione multifattore non vi sono procedure complesse che, in genere, si rivelano poco incoraggianti per gli utenti, desiderosi comunque di proteggere al meglio i loro account, i loro accessi e i loro dati sensibili. Zero lunghe attese e massima sicurezza.
3. Protezione ai massimi livelli per quanto riguarda il lavoro da remoto
La pandemia ha cambiato drasticamente il mondo del lavoro. La presenza negli uffici, nelle professioni in cui è possibile, è stata sensibilmente ridotta. La diffusione dello smart working e dell’home office viene considerata da numerose imprese come un’incredibile opportunità, perché foriera di risultati incredibili. Tuttavia, con l’aumento delle varie forme di lavoro in remoto, sono sorte tutta una serie di problematiche: gli attacchi di phishing, che prendono di mira i dispositivi mobili individuali e le postazioni multimediali aziendali, sono purtroppo in forte aumento. Con il lavoro da remoto, l’ambiente si dimostra meno controllato rispetto al contesto aziendale. Con l’impiego dell’autenticazione multifattore si garantisce, invece, un eccellente livello di sicurezza anche in ambito di smart working. La protezione degli account aziendali è davvero ottimale.
Autenticazione multifattore: la scelta delle aziende
In materia di autenticazione multifattore, si segnalano diverse realtà in grado di offire un servizio altamente competitivo anche in Italia. As esempio, sono oramai anni che Authpoint https://www.jumpcomputer.it/autenticazione-multifattore-watchguard/ si dimostra al tempo stesso, facile, sicura e potente, soprattutto nelle circostanze in cui diventa di fondamentale importanza salvaguardare account e risorse strategiche, proteggere identità e archiviare dati e informazioni sensibili. Sono sempre di più le imprese che decidono di puntarci con fiducia, in quanto l’autenticazione multifattore si rivela conveniente e di utilizzo immediato.
L’efficacia del DNA Mobile Univoco
In questo ambito in costante evoluzione, Authpoint impiega un DNA per dispositivi mobile corrispondente allo smartphone del soggetto autorizzato ad accedere alle applicazioni o ai sistemi. Nella malaugurata circostanza in cui un maleintezionato riuscisse a clonare il dispositivo mobile di chi è autorizzato ad effettuare tutti gli accessi del caso, nella speranza di poter entrare a far parte del sistema protetto, andrebbe incontro a un blocco istantaneo. Il motivo principale risiede nel fatto che il DNA del telefono non sarebbe poi lo stesso.
Conclusioni
Grazie all’autenticazione multifattore, proteggere al meglio la propria impresa diventa possibile. Tutelare al meglio l’identità del personale, proteggere a 360 gradi gli accessi dei dipendenti e dei dirigenti, salvaguardare l’impiego delle app cloud, creare VPN per l’accesso remoto nella più assoluta sicurezza e impostare un portale SSO sono solo alcuni degli aspetti maggiormente tenuti in considerazione da chi decide di puntare sull’autenticazione multifattore.